Quanti di voi appassionati di Manga, Anime e cultura Giapponese/Cinese avete visto o sentito parlare di origami?
Esatto! quelle simpatiche "decorazioni" di carta colorata molto diffuse nei nosti amati manga etc.
Per chi come me era all'oscuro del significato e della nascita degli origami, oggi mi piacerebbe svelarvelo.
La parola Origami è composta dal verbo oru
(piegare) e dalla parola kami
(carta) e viene comunemente usata per definire una tecnica manuale che permette di realizzare figure e forme di ogni tipo mediante la piegatura di uno o più fogli di tale materiale, ed ha inizio in Cina nel 105 d.C.
Gli origami non nascono come decorazioni ma bensì nei riti religiosi, dove venivano applicati sul collo della bottiglia del sakè, oppure nei templi
Shintoisti per rappresentare la presenza della divinità. Nei templi
buddisti, invece, si trovano esposti veri e propri grappoli di gru. La carta, con il suo candore simbolo della purezza, è considerata il mezzo perfetto per comunicare con gli esseri divini.
Ma perchè la Gru è la più popolare?Cilassificata come Gru Japonensis e comunemente nota come Gru della Manciuria, questo volatile deve la sua popolarità ai suoi colori simboli di purezza e virilità, inoltre la gru rimane fedele al proprio compagno per tutta la sua esistenza, solitamente della durata di 40 anni, dunque molto popolare in Giappone come buon augurio di una lunga vita coniugale. Difatti la Gru viene spesso ricamata sui kimoni nuziali o rappresentata in sculture di ghiaccio.
Il declino del feudalesimo portò alla quasi
estinzione di tale animale: nel 1920 era ormai rimasta un'unica colonia composta da 20 esemplari, stabilitisi nell'isola di
Hokkaido. Il governo decise quindi di dichiarare la gru specie protetta. Al progetto di riproduzione in cattività ha contribuito anche l'
Italia, grazie all'impegno del
Parco La Torbiera, sito in provincia di
Novara.
Alla tradizione della piegatura delle mille gru è legato un commuovente episodio risalente alla seconda guerra mondiale.Sadako Sasaki (佐々木禎子), è stata una bambina giapponese, vissuta nei pressi del
Ponte di Misasa, ad
Hiroshima; aveva solo due anni quando la
bomba atomica Little Boy fu sganciata sulla sua città, il 6 agosto 1945.
La piccola Sadako si trovava a casa, a circa due chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo, ella divenne forte, coraggiosa e atletica. Ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per una grande gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di
leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.
La sua migliore amica,
Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare
mille gru con la tecnica dell'
origami avrebbe potuto esprimere un desiderio.
Sadako realizzò gru con qualsiasi carta a sua disposizione, comprese le confezioni dei suoi farmaci.
Una versione della sua storia, vuole che Sadako fosse riuscita a completare 1300 gru, prima di morire; secondo un'altra, riferitaci da
Eleanor Coerr nel suo romanzo
Sadako and the Thousand Paper Cranes, Sadako sarebbe riuscita a completarne solo 644, mentre le restanti 356 sarebbero state aggiunte dai suoi amici. Infine, tutte le gru sarebbero state sepolte con lei.
In seguito alla sua morte fu collocata
all'Hiroshima Peace Memorial una statua raffigurante Sadako mentre tende una gru d'oro verso il cielo. Sulla targa è incisa la frase:
Questo è il tuo pianto. La nostra preghiera. Pace nel mondo.A Sadako Sasaki è stata dedicata anche un'altra statua, situata al
Parco della Pace di
Seattle.
La sua storia è raccontata anche nel romanzo
Il gran sole di Hiroshima, Inoltre i
Mono, gruppo post-rock giapponese, hanno inciso una canzone
A Thousand Paper Cranes, ispirata alle vicende della bambina.
Credits:
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